Carati oro: cosa sono
Cosa sono i carati dell'oro e quale importanza hanno nel determinare la qualità dell'oro? Si tratta di un argomento essenziale per stabilire il valore degli oggetti in oro che si possiedono perché i carati dell'oro ne definiscono la qualit
4 minuti Aggiornato il 15 novembre 2024
Carati dell'oro: cosa sono e come si identificano
Cosa sono i carati oro? Questa domanda ricorre ripetutamente soprattutto fra coloro che non hanno mai affrontato la valutazione di un
oggetto in oro o non hanno venduto dell'oro in cambio di denaro.
Infatti, i carati dell'oro rappresentano l'unità di misura della purezza dell'oro di un oggetto in oro sulla base delle parti di oro puro che contiene.
Talvolta si può trovare anche un'altra espressione per identificare la caratura d'oro di un oggetto, ossia il titolo dell'oro: titolo
dell'oro e carati dell'oro sono pertanto sinonimi come vedremo in seguito.
Ma cosa si intende nella pratica quando si identifica una certa caratura per un oggetto in oro?
Ogni oggetto in oro può contenere una percentuale variabile di oro puro al suo interno: i lingotti d'oro da investimento hanno solitamente
una percentuale del 99.9% di oro puro mentre i gioelli che siamo abituati ad indossare una percentuale sensibilmente inferiore.
I carati dell'oro sono identificati da un numero, in ventiquattresimi, seguito dalla sigla kt: ne consegue che l'oro puro sia classificato
a 24 carati (o 24kt), pertanto contiene 24 parti di oro puro su 24 parti di materiale.
In alternativa i carati d'oro possono essere espressi anche in millesimi: in questo caso l'oro a 24 carati può essere identificato anche
come oro 999 (999 parti d'oro su 1000 parti di materiale).

I vari carati dell'oro
L'oro in circolazione è quindi classificato in carati con una caratura che va generalmente da un massimo di 24 carati (oro 999) ad un minimo di 8 carati
(oro 333).
L'oro impiegato per realizzare i gioielli è solitamente oro a 18 carati, anche conosciuto come oro 750: ne deriva che, a parità di peso, un oggetto in oro a
24 carati come per esempio un lingotto in oro 999 da investimento risulterà più prezioso della stessa quantità di oro a 18 carati come per
esempio una serie di bracciali in oro 750.
L'oro che si trova in natura è oro grezzo: esso subisce una prima raffinazione che porta ad ottenere oro puro dove le impurità che lo accompagnano sono
state eliminate.
L'oro puro è un metallo molto particolare: è estremamente duttile e non si presta ad essere impiegato in oggetti di utilizzo comune come per esempio anelli,
bracciali e collane.
Tuttavia allo stato puro può essere impiegato come riserva di denaro: ciò avviene quando si producono lingotti di oro da investimento che sono lingotti in
oro puro.
Negli altri casi è prevista invece una lavorazione dell'oro puro che avviene per fusione con un altro metallo più o meno prezioso con la generazione di una
lega metallica preziosa.
La lega metallica a base di oro viene impiegata per creare un oggetto che abbia delle proprietà chimiche e fisiche ereditate dai metalli
utilizzati per crearla: il suo contenuto d'oro, in percentuale sul totale, designa la caratura d'oro dell'oggetto finale.
Chiaramente legando l'oro puro con uno o più metalli è possibile, a seconda della tipologia e della quantità dei metalli, che cambi di
conseguenza anche il colore dell'oro.
Se per esempio viene impiegato il 75% di oro puro e il 25% di un altro metallo nobile, come per esempio l'argento, si avrà un oggetto d'oro a 18 carati con
un colore tendente al bianco che, appunto, viene identificato come oro bianco.
Circa il colore dell'oro abbiamo creato un approfondimento che tratta i tipi di oro che esistono al
mondo.
Tipi di carature dell'oro
Le carature dell'oro più comuni sono:
- oro 24kt
- oro 18kt
- oro 14kt
- oro 9kt
- oro 8kt
L'oro a 24kt è l'oro 24 carati che è conosciuto anche come oro puro oppure oro 999: è l'oro che si trova in natura dopo l'estrazione e non viene usato per la produzione di oggetti in oro che non siano lingotti in oro da investimento oppure monete d'oro puro.
L'oro a 22kt è l'oro 22 carati anche conosciuto come oro 916: come l'oro puro anche l'oro a 22 carati ha un impiego limitato, solitamente per coniare monete d'oro da investimento.
L'oro a 18kt è l'oro 18 carati che viene chiamato anche oro 750: si tratta del tipo di oro più diffuso perché è l'oro che viene impiegato in gioielleria e che contiene 18 parti d'oro su 24 parti di materiale.
Trattandosi di una particolare lega aurea, grazie alla combinazione per fusione con altri metalli, più o meno nobili, può dare origine a leghe metalliche preziose che hanno proprietà chimiche e fisiche particolari oltre a colori diversi.
L'oro a 14kt è l'oro 14 carati: anche questo oro viene usato in gioielleria seppure con una minore frequenza perché meno pregiato.
L'oro a 9kt è l'oro 9 carati: come per l'oro a 14 carati, anche questa lega aurea viene utilizzata in gioielleria in modo assai raro perché, non essendo particolarmente preziosa, è una lega metallica destinata a prodotti non pregiati e di bigiotteria.

I millesimi nell'oro e il rapporto con i carati oro
Come abbiamo già anticipato i carati oro, espressi in ventiquattresimi, possono essere indicati anche in millesimi e viceversa.
L'equazione che permette questa conversione è semplice: i millesimi si ottengono moltiplicando per mille la caratura dell'oggetto dividendola per 24.
La formula di conversione da carati d'oro a millesimi oro è quindi: (kt / 24) * 1000
L'equazione è ovviamente reversibile.
La formula di conversione da millesimi oro a carati d'oro è quindi: (millesimi * 24) / 1000
Facciamo un esempio.
Se si deve convertire in millesimi l'oro a 18 carati si dovrà effettuare il seguente cacolo: 18/24*1000 = 750.
Avremo quindi che l'oro a 18 carati è oro 750.
Se invece si deve convertire i millesimi d'oro in caratura partendo da 750 millesimi oro, si dovrà effettuare il seguente calcolo: 750*24/1000 = 18.
Avremo quindi che l'oro 750 è oro 18 carati.
Titolo oro e carati oro: ci sono differenze?
Talvolta si trova un riferimento al titolo dell'oro o titolo oro in relazione ad un oggetto in oro: non è una nuova unità di misura ma, come abbiamo visto
all'inizio dell'articolo, un sinonimo.
In gioielleria si parla di titolo dell'oro per identificare la quantità d'oro, espressa in millesimi, presente in una lega metallica aurea: il titolo
dell'oro viene indicato per legge sull'oggetto prezioso tramite un marchio che ne riporta il valore e che viene chiamato punzone.
Se quindi su un oggetto in oro appare un numero in millesimi quello è il valore del titolo dell'oro che può essere facilmente convertito in carati per la
sua identificazione.
Leggi anche
Acquistare oro da investimento: cosa sapere
Acquistare oro da investimento è un'opportunità per investire denaro che può risultare molto conveniente soprattutto in concomitanza di alcune congiunture economiche o geopolitiche che suggeriscono una maggiore attenzione alla solidità dei propri investimenti. In questo articolo imparerai tutto quello che devi sapere sull'investimento in oro prima di iniziare a farlo.
6 minuti Aggiornato il 01 novembre 2024
Tipi di oro: quali e quanti sono
Non sai quanti tipi di oro esistono e quali sono? Cercheremo di fare chiarezza e di esplorare le diverse varietà di questo metallo prezioso e raro che si presenta in diverse tipologie con un differente valore in base alla rarità.
4 minuti Aggiornato il 15 novembre 2024
Gettoni d'oro: quanto valgono?
Qual è il valore dei gettoni d'oro? Questa domanda è ricorrente soprattutto quando qualcuno vince gettoni in oro da un gioco a premi e vuole cambiarli in denaro contante: per conoscere la risposta è sufficiente continuare nella lettura.
3 minuti Aggiornato il 22 dicembre 2024